L'ISOLA DI BURANO

PER INIZIARE...

Burano è una delle isole principali della Laguna Nord per grandezza e per numerosità di popolazione, rinomata in tutto il mondo per i colori sgargianti delle sue case e la produzione locale di merletti.

Burano è a tutti gli effetti una piccola Venezia, anch’essa articolata in ponti, calli (stradine) e campielli (piccole piazzette). Come quest’ultima, Burano è una meta ambita da numerosi visitatori che specialmente in primavera e in estate riempiono le sue vie; durante tutto il resto dell’anno invece il ritmo della vita scorre tranquillamente per i poco più di 2000 compaesani che la abitano. Passeggiando tra le calli dell’isola non è insolito vedere all’opera le anziane signore mentre lavorano con il tombolo, strumento con il quale tessono i merletti, appena fuori la porta delle loro abitazioni oppure all’interno delle proprie botteghe nelle quali vendono le loro creazioni. Vicino alle rive dell’isola invece si può osservare il continuo viavai di pescatori con le loro piccole imbarcazioni.
Il mio consiglio è quello di vistare Burano nel periodo primaverile e alla fine dell’estate, possibilmente durante la settimana, in modo da godere del bel tempo, evitare i flussi di turisti e vivere appieno un assaggio di vita isolana autentica.

COSA VISITARE A BURANO

Cosa vedrete a Burano? Varrebbe la pena visitarla anche solo per fare una passeggiata tra le calli e perdersi tra i suoi colori, ma oltre a questo c’è di più!

Si può iniziare il tour dell’isola passeggiando per Piazza Galuppi - l’unica vera e propria piazza dell’isola, a lato della quale si trovano la Cappella di Santa Barbara e la Chiesa di San Martino Vescovo. Quest’ultima è la chiesa principale di Burano, costruita nel XVI secolo e caratterizzata dall’inconfondibile campanile pendente (in dialetto buranello el campaníl storto), alto ben 53 metri e con una pendenza di 1,83! Il campanile è diventato il simbolo dell’isola, e i punti migliori da cui lo si può osservare sono il ponte di Terranova oppure la riva della Giudecca. Vale la pena entrare nella Chiesa di San Martino per ammirare gli innumerevoli dipinti e statue lì custoditi: sono per la maggior parte opera di artisti locali risalenti a diversi periodi storici, tra cui il più noto di tutti è la Crocifissione (1725) del celebre pittore veneziano Giambattista Tiepolo (1696 - 1770).

Dal lato opposto di Piazza Galuppi, all’interno dell’antico palazzo gotico Podestà di Torcello, si trova il Museo del Merletto. Dal 1872 sino al 1970 il palazzo ha ospitato la Scuola dei Merletti di Burano, nata per volontà della contessa Andriana Marcello con l’intenzione di rilanciare la produzione del merletto come risorsa economica dell’isola e per preservarne la tradizione. Inaugurato agli inizi degli anni Ottanta, il museo offre la possibilità di conoscere l’evoluzione della storia e delle tecniche di questa particolare tessitura dalle origini ai giorni nostri. Per consultare i giorni di apertura, i prezzi e gli orari consiglio di consultare il sito ufficiale del museo qui.

Come dicevo, Burano è anche l’isola dei colori, ma da dove nasce l’idea delle case colorate? Attorno alle origini di questa caratteristica ruotano diverse leggende. Una di queste racconta del colore della casa usato come elemento distintivo per identificare le varie famiglie, che pur non essendo tantissime tendevano ad avere più o meno gli stessi cognomi. Il colore era quindi associato a soprannomi e al colore della casa. Una seconda leggenda racconta invece della difficoltà di raggiungere la propria casa nelle giornate e nelle notti in cui la nebbia calava fitta e di come il colore fosse usato come bussola dagli abitanti per ritrovarla.
Mentre le origini delle case dipinte sono destinate a restare misteriose, meno segreta è la storia di quella più colorata di tutta l’isola, la casa di Bepi Suà. L’abitazione situata in Corte del Pistor prende il soprannome dal suo celebre proprietario, Giuseppe Toselli, detto appunto Bepi Suà il quale, da appassionato di pittura qual era, dipinse le mura con dipinti geometrici, trasformandola in un’abitazione eccentrica e unica. La figura di Bepi è leggendaria nell’isola: fino agli inizi degli anni Ottanta era solito organizzare il cinema all’aperto nel campiello di fronte alla sua casa a cui prendevano parte tutti i bambini di Burano per vedere cartoni animati o film. La casa attualmente è visitabile solo esternamente.

Infine, ci sono alcuni luoghi-simbolo dei mestieri antichi legati alla costruzione delle imbarcazioni da laguna e alla pesca che vale la pena vedere. Si tratta degli "squeri”, ossia piccoli cantieri in cui i pescatori costruivano da sé le proprie barche (ancora in funzione) e della vecchia pescheria (o pescaría vecia) in via Giudecca. Il mio suggerimento è di tenere quest’ultima come ultima tappa della visita dell’isola: infatti si tratta del posto ideale per godere della vista del tramonto sulla laguna e per sorseggiare un ottimo spritz!

DOVE MANGIARE A BURANO

Dopo aver menzionato la bevanda alcolica per eccellenza in tutta la regione del Veneto, non posso che proseguire dandovi piccoli consigli gastronomici per completare la vostra visita a Burano. In qualunque ristorante andrete non mancherà la specialità dell’isola, “il risotto con i ” (ghiozzi, un pesce tipico della laguna) e nemmeno i dolcetti tipici come i bussolà buranelli, i zaeti e gli Esse, biscottini al burro tipici la cui forma ricorda delle piccole ciambelle o la lettera esse. Questi ultimi sono reperibili nei quattro panifici di Burano; tra tutti però vi consiglio di fare un salto al panificio pasticceria Carmelina Palmisano (via Galuppi, 335), tra tutti il più antico.

Infine per quanto riguarda i ristoranti, ne sono presenti all’incirca una ventina in tutta l’isola; è consigliato quindi nei periodi di alta affluenza prenotare con anticipo! Si tratta di ristoranti tutti validi allo stesso modo, che servono prevalentemente pietanze a base di pescato del giorno.
Per mia esperienza personale consiglio il Gatto Nero (Via Giudecca, 88) e la Trattoria da Romano (via San Martino destro), ma vi incoraggio a provarne altri, sono sicura che non deluderanno le vostre aspettative!

COME RAGGIUNGERE BURANO

A meno che non ci si avvalga di un trasporto privato, è possibile raggiungere Burano con i battelli della compagnia dei trasporti locale ACTV. Potete raggiungerla partendo:

Valutate anche la possibilità di trascorrere una o più notti pernottando in uno dei b&b e hotel presenti sull’isola per rendere la vostra esperienza a Burano ancora più unica!