L'ISOLA DI SAN FRANCESCO DEL DESERTO

PER INIZIARE...

Riuscite a immaginare un’isola in mezzo alla laguna, immersa nella pace, dove regnano il silenzio e la quiete e dove il tempo sembra improvvisamente essersi fermato? Questo posto esiste, e si chiama San Francesco del Deserto. Per gli appassionati del turismo storico-religioso questa è una tappa che non può mancare nel vostro viaggio alla scoperta della Laguna Nord. L’isola raccoglie in sé talmente tanta storia che vale la pena dedicare qualche minuto di lettura per conoscerla.

LA STORIA DELL'ISOLA

Come il nome suggerisce, si tratta di un’isola-monastero votata a San Francesco in cui sorge un convento abitato attualmente da tre frati dell’ordine dei Francescani. I primi insediamenti nell’isola sono testimoniati dai ritrovamenti di fondamenta di abitazioni romane: al tempo l’isola era già nota con il nome di “Isola delle Due Vigne”. I reperti degli scavi effettuati nei primi anni Sessanta hanno riportato alla luce reperti che testimoniano la presenza sull’isola dal I al V secolo d.C. .
La data cardine della storia dell’isola è il 1220, anno in cui San Francesco, di rientro dal suo viaggio in Oriente durante la Quinta Crociata, cercò un luogo di pace per pregare e riflettere. Il biografo del santo, San Bonaventura da Bagnoregio, racconta che nel momento in cui San Francesco sbarcò sull’isola fu accolto dal canto degli uccelli che interpretò come un segnale divino; egli decise quindi che in quell’isola avrebbe trascorso del tempo dedicato alla preghiera e al raccoglimento. L’isola all’epoca era di proprietà di un nobile veneziano, Jacopo Michiel, che nel 1233 decise di donare l’isola ai frati minori dell’ordine francescano, che ne cambiarono il nome in “Isola di San Francesco”.
Resta da comprendere il motivo della denominazione “del Deserto”: questo appellativo è stato attribuito all’isola nel periodo in cui, durante il ‘400, l’isola fu abbandonata perché insalubre a causa della malaria e venne quindi, seppure per pochi anni, disertata.
L’isola continuerà a essere abitata dai francescani fino al 1806, anno in cui venne invasa dalle truppe napoleoniche che derubarono la chiesa e il monastero dei loro ornamenti. I frati furono inoltre costretti a migrare nel monastero di San Bonaventura a Venezia. In un secondo momento, l’isola fu trasformata in polveriera dagli Austriaci fino al 1858. In quell’anno l’isola fu riconsegnata al patriarcato di Venezia grazie all’opera di padre Bernardino da Portogruaro e i frati poterono fare ritorno nella loro isola.
Nel 2020 sono stati celebrati gli 800 anni dalla venuta di San Francesco nell’isola e dalla fondazione del monastero; per l’occasione sono stati organizzati eventi e mostre per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di preservare i luoghi di preghiera e i luoghi naturalistici. Tra questi merita di essere menzionato il reportage fotografico di Giorgio Fornoni, le cui fotografie sono ancora presenti all’interno del chiostro e immortalano i frati e l’isola in tempi passati. Attualmente San Francesco del Deserto è abitata da cinque frati francescani che coltivano gli orti e la vigna, allevano piccoli animali e curano i giardini dell’isola.

COSA VISITARE

L’isola di San Francesco del Deserto offre molto da visitare: le due chiese, il chiostro e i giardini. Non sarete soli in questa visita in quanto sarete accompagnati da uno dei frati che gratuitamente vi guiderà tra i luoghi di questo posto sacro raccontandovi nel dettaglio la sua storia, alcune curiosità e altro ancora.

San Francesco è ben riconoscibile dalla laguna poiché è circondata da alti cipressi; arrivando sull’isola sarete invece accolti da un’alta croce di legno che, con la sua imponenza, marca l’inizio del luogo di preghiera. Seguendo la stradina di ciottoli circondata da mura si giunge sino alla porta d’ingresso del convento. Dopo aver suonato il campanello e atteso l’apertura del portone, verrete accolti da uno dei frati che vi accoglierà e vi guiderà nella vostra visita. Varcando la soglia noterete un meraviglioso chiostro rinascimentale, con al centro un pozzo che fino al secolo scorso era usato dai frati per abbeverarsi. Sul lato opposto a quello d’ingresso è bel visibile una porta decorata in ferro battuto, al di là della quale è possibile scorgere un secondo chiostro - medioevale, non accessibile però al pubblico. La visita prosegue con l’ingresso alla stanza che ospita la tomba di san Bonaventura da Venezia a cui i frati sono devoti per la possibilità di rientrare sull’isola. Da qui, verrete accompagnati nella prima chiesa dell’isola, la più antica, risalente al 1401. La Chiesa di San Francesco sorge sulle antiche rovine di una chiesa bizantina, le cui fondamenta sono ben visibili dall’esterno. All’uscita della chiesa si passa per un corridoio adornato con dipinti che ricordano episodi di vita di San Francesco. Spiccano in particolare l’episodio del canto degli uccelli all’arrivo del santo sull’isola nel 1220 e il momento in cui il nobile Jacopo Michiel dona l’isola all’ordine dei frati francescani.
Uscendo dal corridoio verrete accompagnati all’ingresso dei giardini dell’isola: in questo meraviglioso spazio verde sono presenti cipressi e altri alberi che segnano il percorso dei piccoli sentieri che portano alle due terrazze panoramiche dell’isola, da cui è possibile distinguere nitidamente l’isola di Burano che si trova proprio lì di fronte.
Infine, di ritorno verso l’ingresso, sarà possibile entrare nella seconda chiesa dell’isola (più recente di quella precedentemente menzionata) e fermarsi, per chi lo desidera, per qualche minuto di preghiera.

Non tutta l’isola è accessibile ai visitatori; una parte di essa è la residenza dei frati mentre un’altra è dedicata ai visitatori che intendono recarsi sull’isola per svolgere un ritiro spirituale. Previa prenotazione, i frati offrono la possibilità di vitto, alloggio, preghiera e ritiro a coloro che ne sentano il bisogno e intendano riservarsi alcuni giorni per godere della tranquillità e della calma dell’isola. Le celle disponibili sono 30; in più sono presenti due stanze per i gruppi numerosi.

DOVE MANGIARE A SAN FRANCESCO DEL DESERTO

L’isola non è provvista di alcun ristorante o bar essendo uno spazio consacrato; è necessario quindi spostarsi in un’altra isola nelle vicinanze oppure rientrare in terraferma per poter gustare un buon pasto.

COME RAGGIUNGERE SAN FRANCESCO DEL DESERTO

Essendo un’isola residenziale, San Francesco del Deserto non è servita dai mezzi del trasporto pubblico locale e per questo per raggiungerla è necessario rivolgersi a dei taxi oppure a delle attività turistiche private che mettono a disposizione il proprio mezzo per effettuare servizi di transfert. Al suo ingresso è situato un pontile per facilitare la discesa, mentre lungo la riva è possibile ormeggiare imbarcazioni di piccole dimensioni.
Per consultare gli orari e i giorni di apertura alle visite turistiche vi consiglio di consultare la pagina ufficiale dell’isola. Le visite sono gratuite e si tengono sia in italiano che in inglese; per chi lo desiderasse è possibile lasciare un’offerta.